Affitti brevi: nuove norme in vigore dal 1° gennaio 2023

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Ti occupi di affitti brevi? Allora saprai che nel 2023, sin dal 1° gennaio, entreranno in vigore delle nuove disposizioni normative.

Gli obblighi relativi alle locazioni di breve durata, inclusi gli affitti turistici, già in vigore dunque, vanno integrati con una novità riguardante le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate.

In sintesi, le comunicazioni da fare, secondo la nuova normativa sugli affitti brevi 2023, a partire dal 1° gennaio, riguardano in particolare l’anno di locazione e i dati catastali dell’appartamento affittato.

I dettagli delle novità circa la normativa sugli affitti brevi 2023

Ecco nel dettaglio quali sono le locazioni interessate dalle novità della normativa 2023 sugli affitti brevi.

Anzitutto la comunicazione dell’anno di locazione e dei dati catastali dell’appartamento affittato va effettuata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data della stipula del contratto.

Secondo quanto stabilito dall’amministrazione finanziaria con il provvedimento del 17 marzo 2022, tale obbligo di comunicazione (in sintesi è questa la novità della normativa sugli affitti brevi per il 2023) riguarda anche i contratti di locazione breve sottoscritti tramite intermediari immobiliari o di chi gestisce portali telematici che mettono in contatto chi affitti gli immobili e chi li cerca.

Cosa si intende per affitti brevi secondo le nuove leggi in vigore dal prossimo 1° gennaio?

Quando si parla di affitti brevi, noi di guadagnaffittando.it lo sappiamo bene, si intende la locazione con contratti di affitto non superiori a 30 giorni di immobili a uso abitativo, stipulati da persone fisiche fuori dall’esercizio di attività d’impresa, anche se includono la fornitura di biancheria e la pulizia della casa.

Sono equiparati ad affitti brevi e quindi soggetti a nuova normativa a partire dal 1° gennaio 2023 anche i contratti di sublocazione e concessione in godimento a terzi, a titolo oneroso, purché siano stipulati da persone fisiche, direttamente, o tramite intermediari immobiliari.

Come categorie catastali di riferimento, gli affitti brevi possono avere ad oggetto unità immobiliari appartenenti dalla A1 alla A11, eccetto la A10 che riguarda uffici e studi privati. È per queste tipologie che dal prossimo anno sarà obbligatoria la comunicazione.

Comunicazione dei dati catastali e sanzioni in caso di omissione, tutte le novità su affitti brevi 2023

Il Provvedimento n. 86984/2022 apporta poche ma importanti modifiche al regolamento sugli affitti brevi a partire dal 2023 che, come suddetto, riguardano nuovi obblighi di comunicazione dell’anno di locazione e i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione.

La comunicazione dei dati catastali, finora facoltativa, deve essere inviata in quanto essenziale per poter identificare l’immobile oggetto di locazione breve. Gli identificativi diventano necessari per individuare puntualmente l’immobile nel catasto edilizio urbano e i relativi intestatari catastali.

Tali dati vanno inviati in via telematica attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno seguente alla stipula del contratto di locazione, seguendo le indicazioni che saranno pubblicate sul sito internet.

Cosa accade in caso di comunicazione omessa, incompleta o infedele? La comunicazione di tali dati dal 1 ° gennaio 2023 è obbligatoria per affitti brevi. Per questo, in tali casi, scatta la sanzione che può oscillare tra 250 e 2000 euro, ridotte della metà se la trasmissione corretta avviene entro i successivi 15 giorni dalla scadenza.

In sintesi, i dati da comunicare secondo la nuova normativa sugli affitti brevi 2023 e chi deve ottemperare alla norma

Le informazioni sul locatore, che vanno trasmesse all’Agenzia delle Entrate secondo il nuovo provvedimento, riguardano nome e cognome, codice fiscale, durata del contratto, indirizzo dell’immobile, anno di riferimento del contratti stipulati, l’importo lordo del corrispettivo e i dati catastali dell’immobile locato.

In caso di più contratti relativi allo stesso immobile e stipulati dal medesimo locatore, la comunicazione dei dati può avvenire in forma aggregata.

Il perfezionamento dei dati è obbligatorio per i proprietari degli immobili concessi in affitto breve, ma anche per chi opera nel campo della locazione breve o turistica attraverso agenzie e intermediari immobiliari.

Nello specifico, la comunicazione all’Agenzia delle Entrate va fatta tramite Certificazione Unica da coloro che operano in qualità di sostituti d’imposta e applicano la ritenuta del 21% sui canoni di locazione e i corrispettivi.

Gli altri dovranno effettuare le debite comunicazioni attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di firma e stipula del contratto.

A cosa serve questa novità sugli affitti brevi 2023?

Le motivazioni che hanno portato alle novità della normativa sugli affitti brevi 2023, come da disposizione n. 86984/2022, sono dunque, l’esigenza di individuare con una maggior precisione le caratteristiche del contratto e il periodo di locazione, e la necessità di identificare esattamente l’immobile, nel caso di più contratti relativi a uno stesso proprietario.

La normativa sugli Affitti Brevi 2023 in breve, prevede, dal 1° gennaio l’obbligo di comunicazione dei dati catastali dell’immobile, da effettuare per via telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate. I dati dovranno essere trasmessi entro il 30 giugno dell’anno successivo alla stipula. In caso di comunicazione mancante o incompleta, scatteranno delle sanzioni da 250 a 2000 euro.

Un buon modo per i privati che affittano le proprie case per brevi periodi, per avere una fonte di guadagno senza incombenze, è quello di affidarsi ad agenzie già strutturate e con esperienza nel settore, come ad esempio Barbarhouse srl, che si prodigano anche dal punto di vista burocratico, oltre che di gestione.